La Sirenetta
il musical
immergiti in un mondo magico
“Un'esperienza spumeggiante, divertente e memorabile”
La Sirenetta è una delle fiabe più popolari del nostro tempo. La storia di una giovane sirena che si innamora di un umano e rinuncia alla sua voce per diventare umana ha incantato molte generazioni fin dalla sua pubblicazione nel 1836.
Una storia di amore, di amicizia, ma soprattutto di crescita. Ariel, Eric e tutti gli altri personaggi si trovano ad un punto di svolta della propria vita: capiscono di volere altro dalla vita, che qualcosa va cambiato o che sta cambiando senza preavviso.
Liberamente tratto dalla favola di Hans Christian Andersen, la Sirenetta il musical sbarca in una città vicino a te!
Ti aspettano canzoni memorabili, personaggi incredibli, costumi sbalorditivi, danze coinvolgenti e una storia meravigliosa che ti conquisterà il cuore.
Non hai mai visto la Sirenetta in questo modo!
Vivi il musical.
Siete stati tutti stupendi: continuate così! Mia figlia era davvero entusiasta e anche noi adulti siamo rimasti senza parole.
Deborah - La Sirenetta il musical
Sorprendente! La passione e l'entusiasmo sono tangibili ed arrivano al pubblico. Bello anche trasmettere questi bei valori. Complimenti vivissimi!
Angelo - La Sirenetta il musical
Siamo stati veramente felici di assistere allo spettacolo. Tutto molto bello, curato e soddisfacente. Tutti molto bravi, belle voci e bravi attori. Abbiamo goduto di tutta la bellezza e la bravura trasmessa.
Sibilla - La Sirenetta il musical
Siete stati fantastici! Avete creato uno spettacolo meraviglioso! Io e la mia bimba di 5 anni siamo rimaste incantate, non cambieremmo nulla!
Chiara e Vera - La Sirenetta il musical
Non ci sono parole per descrivere le emozioni che avete trasmesso sia agli adulti che ai bambini. Siete stati semplicemente MERAVIGLISOSI! È bello vedere con quanta passione riuscite ad avvicinate i bambini al teatro.
Jenni - La Sirenetta il musical
È stato bellissimo! Mi avete fatta tornare bambina! Molto bravi, complimenti, preparatissimi in ogni campo (ballo, canto, recitazione, colonne sonore, luci), si vede che ci mettete tanto impegno e passione!
Nicole - La Sirenetta il musical
Ho portato il mio piccolo di 7 anni e mia nipote di 8 anni, e ci siamo davvero divertiti! Riassumere in poche parole il vostro "La Sirenetta musical" è davvero difficile e riduttivo: è stato a dir poco FANTASTICO! Fin dalle prime scene mi sono chiesta se ero di fronte a un musical di una compagnia amatoriale o a dei professionisti! Complimenti! Continuate così e... perchè no, sognate in grande!
Silvia - La Sirenetta il musical
Lo spettacolo è stato davvero bello, sia per bambini che per gli adulti. Tutti bravissimi: Ariel, Sebastian, Flounder, il cuoco, tutti. Una menzione di merito per Scuttle: davvero eccezionale.
Rachele - La Sirenetta il musical
È stato davvero molto bello. Siete riusciti a coinvolgerci totalmente. Si è respirata la passione e tanta unità tra tutte le persone coinvolte. Complimenti a tutti.
Mariella - La Sirenetta il musical
Ariel è una giovane sirena, figlia del Re Tritone, la quale desidera vedere al di sopra della schiuma dei mari ed esplorare il mondo oltre il suo Regno. Il fascino per il mondo umano la spinge a fare un patto con Ursula, la malvagia strega del mare, che consiste nel diventare umana per tre giorni. Se, in quel lasso di tempo il principe Eric, di cui si è innamorata, non ricambierà il suo amore, la giovane dovrà tornerà sul fondo del mare e diventare schiava di Ursula.
Ariel è ricca di curiosità, ha una grande dedizione nel realizzare i propri sogni, sa amare incondizionatamente e non ha paura di superare i suoi limiti pur di affermare sé stessa.
Eric è un principe umano che naviga gli oceani. Dovrebbe trovare moglie per prendere in mano le redini del suo Regno, ma Eric pensa che “per quella giusta c’è tempo”.
Durante uno dei suoi viaggi cade in mare e rischia di annegare, ma la coraggiosa Ariel riesce a salvarlo. La giovane gli canta tutto il suo amore, lasciando Eric perseguitato dalla sua voce, tanto da cercarla per tutto il regno. Quando, finalmente, incontrerà Ariel, non la riconoscerà, perché privata della sua voce dalla Strega del mare. Eric, però altruista e gentile, andrà in soccorso della giovane, dimostrandosi altrettanto coraggioso quando collaborerà con lei per sconfiggere Ursula.
Oratius Praeconius Ignatius Crostaceus Sebastian, per gli amici solo Sebastian, è un grande amatore della musica. Compositore e direttore di orchestra reale ufficiale, nonché consigliere di Re Tritone e, nel tempo libero, baby sitter di quello spirito libero che la giovane Ariel è.
È molto intelligente, vivace, buffo, leale e gentile. Sebbene a volte sia severo e, diciamolo, anche un po’ fifone; occasionalmente soffre di esaurimento nervoso e tende a preoccuparsi un po’ troppo. Sebastian ha una bassa autostima, dovuta al fatto che è molto piccolo e non può nuotare veloce come gli altri pesci, ma maschera le sue insicurezze con un comportamento pomposo e altezzoso.
Nonostante sia stato mandato dal sovrano degli abissi a controllare la giovane figlia, finisce per aiutarla nella conquista del principe umano, Eric. Il simpatico granchietto è la coscienza della principessa: nonostante questa sua attitudine razionale finirà per intenerirsi e commuoversi di fronte al lieto fine.
Flounder è il pesciolino giallo a strisce blu migliore amico di Ariel, con cui condivide tutte le sue avventure e i guai.
È caratterialmente timido, un po’ ingenuo e anche molto pauroso. Teme, infatti, i relitti e gli squali. Durante i tre giorni in cui Ariel è umana, Flounder rimane al suo fianco sostenendola con affetto. Nonostante le sue paure, per amore della sua migliore amica, si libererà degli scagnozzi di Ursula, aiuterà il Principe Eric e sarà la chiave per la vittoria del bene sul mare.
È la prova che quando un’amicizia è profonda e sincera, niente e nessuno può scalfirla.
Scuttle è un gabbiano, molto distratto e un po’ tontolone, amico di Ariel e Flounder. Agli occhi dei due è un grande esperto di oggetti umani, in quanto grande viaggiatore e conoscitore del mondo degli umani. In realtà, finisce spesso per fare confusione e dire assurdità, sui nomi degli oggetti umani e delle loro funzioni. Quando la sirenetta va a vivere con gli umani, farà tesoro di queste false informazioni fornite dal volatile, creando situazioni divertenti ma allo stesso tempo imbarazzanti. Fornisce anche supporto e consigli quando scopre che Ariel deve conquistare il cuore di Eric in tre giorni. Nonostante il suo essere svampito, sarà lui a scoprire l’inganno della Strega del mare, volando a perdifiato per avvertire la sua amica sirena. Durante le nozze cercherà di distrarre il celebrante e tutti gli ospiti pur di aiutare il suo amico Sebastian e la sua cara Ariel a guadagnare tutto il tempo necessario per fermare la perfida Ursula.
Ursula è uno dei cattivi più famosi e memorabili per molte ragioni, ma c’è molto di più in questa cattiva di quanto non sembri. La strega del mare è diventata iconica per una serie di motivi: ci offre un cattivo molto complesso che è allo stesso tempo femminile e ammirevole, una donna d’affari di successo che sfida così palesemente le norme di genere. Perché deve esserci un Re del Mare e non una Regina?
Con il suo aspetto unico, la sua personalità subdola e le complesse motivazioni che la spingono a muovere guerra ad Ariel, Ursula è un personaggio potente, una piovra illuminata che rifiuta le aspettative della società nei confronti delle donne.
Sapevate che i nomi di Flotsam e Jetsam non sono stati scelti a caso da Ursula? Sono due parole legate al mare e hanno un significato simile. Il primo si riferisce ai relitti di navi affondate; mentre il secondo è usato per gli oggetti gettati in acqua che non vengono recuperati.
Come li definisce la loro padrona “i miei adorabili innocenti piccoli spioni”, le nostre murene sono tutt’altro che relitti o oggetti abbandonati negli oceani, bensì sono delle piccole pesti al servizio della strega del mare, pronti a fare tanti dispetti e giochetti poco carini. Due mostriciattoli che con la loro voce e le loro parole incantano la dolce Ariel e infastidiscono il povero Flounder, approfittando delle loro insicurezze e paure.
Sono i cagnolini scodinzolanti al servizio del mare, ma state tranquilli. Can che abbaia non morde!
Tritone è il Re dei mari, saggio e giusto. A differenza di Ursula, che abusava del suo potere e usava la magia nera per distruggere. Costringendo cosi Re Tritone a cacciarla dal suo regno ed esiliarla.
Padre di sette bellissime sirene, soffre la perdita dell’adorata moglie per mano di alcuni pirati, motivo per cui prova tanta avversione per la razza umana e ammonisce Ariel di stare loro il più lontano possibile. Tritone è un padre assai rigido con Ariel, al punto da arrivare a prendere decisioni molto dure. Nonostante la sua severità, sarebbe pronto a tutto, pur di liberarla dalla schiavitù della nemica. Quando scopre che Eric, l’umano di cui Ariel si è innamorata, rischia la sua vita per salvare quella della figlia, comprenderà che non tutti gli umani sono esseri ostili al popolo marino. Dopo aver compreso che Ariel ha scelto saggiamente a chi donare il suo cuore, Tritone userà la sua magia per regalare alla sua bambina quello che più desidera.
Un uomo tutto d’un pezzo; un tutore attento e preciso; un consigliere saggio e prudente, forse un po’ troppo per i gusti del suo protetto, Eric.
E’ la parte con i piedi per terra del nostro bel principe, ma l’affetto quasi paterno che prova per lui, gli fa sopportare di tutto: il mal di mare, l’esistenza del popolo acquatico, matrimoni dell’ultimo minuto e cuochi impazziti che inseguono i granchi.
Che dire, non si può non voler bene a un personaggio così: un po’ nonno, un po’ papà, un po’ amico.
Uno chef dall’eleganza tipica dell’uomo francese, voce calda e armoniosa come una sirena sotto steroidi. Joie de vivre mentre saltella fra le padelle come il Grillo Parlante. Quando c’è lui in circolazione, il pesce si trasforma in sashimi in autonomia pur di non farsi affettare da quelle grosse manacce.
Forse un po’ sadico nel suo modo di raccontare l’amore, per l’arte dell’affettare e cucinare i pesciolini; anche un po’ pasticcione nella sua imitazione di Usain Bolt, piuttosto scadente, nel correre velocemente per acchiappare il granchio Sebastian.
Rimane comunque uno dei personaggi più divertenti in scena, difatti le risate, quando c’è lui, sono assicurate!
Scopri di più sul talentuoso team dietro La Sirenetta il musical.
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Mi piacerebbe davvero sapere come dovrei sentimi.
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